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ITALIA ESORDIO DANESE

tag  NAZIONALE VOLLEY 

20/09/2013

PARTE L’AVVENTURA EUROPEA DEI RAGAZZI DI BERRUTO CONTRO IL TEAM DANESE

Inizia la 28esima edizione degli Europei di pallavolo maschile, in un programma giornaliero pletorico gli ultimi a scendere in campo in questa prima giornata di gare della fase a gironi sono gli azzurri di Mauro Berruto, vice-campioni in carica, che se la vedranno con la Danimarca.

All’Arena Fyn di Odense gli avversari odierni di Savani e compagni avranno tutta la spinta del pubblico di casa. Gli uomini allenati dallo statunitense Fred Sturm, che nel 1992 ha vinto il bronzo olimpico  a Barcellona con gli Usa, si sono qualificati a questi Europei in qualità di Paese ospitante (insieme con la Polonia di Andrea Anastasi e Andrea Gardini ).

La Danimarca non ha una grandissima tradizione in questa competizione, la sua presenza alla fase finale puo’ essere considerata un buon traguardo ,  visto che le tre precedenti edizioni a cui ha preso parte in tutta la sua storia risalgono al 1958, 1963 e 1971, edizioni nelle quali hanno ottenuto piazzamenti oltre il quindicesimo posto.

Precedenti tra Italia e Danimarca sono solo sei e tutte e sei le volte hanno vinto gli azzurri. Tuttavia, non bisogna sottovalutare per niente l’esame danese  e questo gli italiani  di coach Berruto lo sanno bene. Alla vigilia del match il palleggiatore Dragan Travica, uno dei sei reduci dall’argento di due anni fa in Austria (insieme con Savani, Birarelli, Parodi, Giovi e Zaytsev), ha detto che è indispensabile pensare a una gara alla volta e trovare la giusta concentrazione contro tutti gli avversari, senza fare calcoli. Nella sua gloriosa storia volleistica  l’Italia ha vinto gli Europei cinque volte: le prime vittorie sono arrivate con la generazione di fenomeni  Julio Velasco nel 1989, 1993 e 1995 (nel 1991 arrivarono comunque in finale), poi nel 2003 e nel 2005 con in panchina Giampaolo Montali.   Mauro Berruto, nella stagione del suo esordio alla guida della nazionale, nel 2011, ha ottenuto subito un secondo posto cui si sono aggiunti nel 2012 il bronzo olimpico e nel 2013 il terzo posto in World League. La spina dorsale di quella squadra è la stessa di quella che scenderà in campo oggi. Il tecnico piemontese e la sua squadra sono ancora lontanissimi dai fenomeni  e dai tempi gloriosi dell’era Velasco, ma sono potenzialmente copmpetitivi e possono puntare in alto.