17/10/2013
Parte l’edizione della Celtic Lague con due sconfitte per le squadre italiane di rugby , perdono all’esordio sia le Zebre che la Benetton Treviso rispettivamente in trasferta con il Connacht e in casa con l’Ospreys .Inizia con una sconfitta per le Zebre la nuova avventura nel PRO12 per la franchigia federale. La sfida si mette male da subito con Nathan White che va in meta per il Connacht dopo soli quattro minuti. Luciano Orquera risponde con una punizione che accorcia il divario, ma Matt Healy alla mezz’ora ribadisce subito le distanze. 12-3 per i padroni di casa, con tanto di meta convertita e Dan Parks che allunga sul 15-3 prima dell’intervallo. Nella ripresa è ancora il piede di Orquera a tenere in partita le Zebre, mentre a Luca Redolfini resta soltanto la consolazione della meta finale all’ultimo minuto. In mezzo, però, c’è un piazzato di Parks e soprattutto la meta che chiude virtualmente il match, quella segnata da Fionn Carr al 75’. Connacht fa sua la sfida, ma a Galway le Zebre non hanno sfigurato.
Caduta decisamente beffarda per il XV italiano della Benetton Treviso , che ha tenuto testa agli ospiti sino al 73’, quando una punizione di Dan Biggar ha segnato il solco decisivo, il 24-19 che ha chiuso il match. Prima di allora, era stata battaglia punto su punto. Alberto di Bernardo porta subito avanti i suoi al 12’ con un piazzato che vale il 3-0, ma Biggar pareggia immediatamente prima che una meta di Scott Baldwin trasformata valga il primo allungo (3-10, 23’). Si va all’intervallo però con Treviso sotto di un solo punto perché di Bernardo trasforma due piazzati e fallisce quello del secondo vantaggio di casa.
Vantaggio che si verifica puntualmente in apertura di secondo tempo, quando la stessa apertura del Benetton porta il match sul 12-10. Il vantaggio dura tre minuti, perché Biggar con due drop inframezzati da una meta di Ben John (56’, senza trasformazione) rimette gli Ospreys con la testa avanti. Il cuore di Treviso però è grande, con Simone Favaro che va in meta al 66’ e di Bernardo che non fallisce il calcio del 19-21. La grande illusione, prima che Biggar chiuda tutto nuovamente.