07/11/2013
La Fieracavalli è il main event annuale per un settore che deve essere rilanciato come quello legato al mondo del cavallo. Dal 2014 potremo investire sul suo futuro per cominciare a correre verso un traguardo migliore". Così il ministro alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo è intervenuta questa mattina all’inaugurazione della 115esima edizione di Fieracavalli, la più importante manifestazione internazionale dedicata al mondo equestre, in programma fino a domenica alla Fiera di Verona. "Nel 2012 abbiamo fatto il possibile per sbloccare alcuni fondi per l’ippica – ha continuato De Girolamo – e ci siamo impegnati per alleggerire e semplificare ogni procedura. Nonostante la crisi il comparto ha tenuto. Tanto si deve fare e tanto farà anche il Parlamento con una proposta di legge che vuole regolamentare finalmente un mondo così importante che può diventare uno sport nazionale, non dico come il calcio, ma quasi".
"Abbiamo 350mila cavalli in Italia- ha spiegato il presidente della Regione Luca Zaia - 12mila allevamenti e il Veneto è il sesto produttore nazionale con 12mila esemplari e 3500 allevamenti. Non dimentichiamo che questo è un comparto che fattura 10 miliardi di euro e con l’equiturismo arriva a quasi 20 miliardi di euro di indotto". Fieracavalli si conferma quindi l’unica rassegna in grado di riunire l’intero comparto equestre: istituzioni, 35 associazioni allevatoriali, aziende, campioni dello sport, appassionati e famiglie.
"Ma se l’allevamento del cavallo vale circa 10 miliardi di euro, il turismo equestre vale per conto suo circa altri 7 miliardi di euro. Stiamo dunque parlando di comparti economici importanti" ha spiegato Zaia, presentando “Equiwine – degustazioni equituristiche”: progetto per gustare il paesaggio del Soave a cavallo, aperto alla prospettiva di aprire altri veri e propri itinerari enologici equestri nel territorio della prima regione vinicola d’Italia e del Mondo. Nell’ambito del progetto, sono state individuate delle “ippostrade” che dalla Val d’Alpone si diramano in tutto l’Est Veronese, fino a raggiungere i pendii della Lessinia, in un area dove ci sono i quasi 7 mila ettari di viti dai quali si ricava il Soave e che diventa un vero e proprio parco enologico da vivere e da visitare.
Il paesaggio del Soave non è dunque solo uno strumento di lavoro unico e non clonabile, ma un territorio unico, non riproducibile e non localizzabile, che per questo si distingue in uno scenario nel quale la globalizzazione spinge verso l’indistinto e l’omogeneo: girare a cavallo tra questi vigneti non è però solo un’attrattiva turistica ma una vera e propria scelta produttiva di carattere etico di fronte all’agricoltura convenzionale moderna e alla forte meccanizzazione. "Quella che inauguriamo oggi – ha detto il presidente di Veronafiere, Ettore Riello – è un’edizione ancora più in grande rispetto ai numeri da record degli anni precedenti. I cavalli presenti sono 3mila, 500 in più del 2012 e la superficie dei campi per le gare sportive è aumentata del 35%. Fieracavalli è anche sempre più internazionale, con gruppi di operatori specializzati per la prima volta da Russia e Marocco, oltre ad una selezione di 40 top buyer da Svizzera, Croazia, Slovenia, Macedonia, Repubblica Ceca, Romania, Turchia".