25/11/2013
Giornata di lutto per lo sport italiano che si vede perdere un altro campione olimpico che ha fatto la storia sportiva del nostro stivale , la scomparsa di Raimondo D'Inzeo, il più grande cavaliere della storia dello sport italiano e portabandiera dell'Italia ai Giochi del '68 a Città del Messico, viene raccolta con dispiacere dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha deciso che nel fine settimana in tutte le manifestazioni sportive che si svolgono in Italia verrà osservato un minuto di raccoglimento.Il destino di Raimondo D'Inzeo era già scritto, prima ancora che nascesse. Figlio di un ufficiale di cavalleria e maestro di equitazione, sarebbe diventato uno dei massimi campioni nella storia mondiale del salto ad ostacoli alla stregua del francese D'Oriola, e dei due brasiliani Pessoa padre e figlio. In Italia, lo hanno avvicinato per risultati, ma solo in minima parte, suo fratello Piero (mai oro olimpico) e Graziano Mancinelli (oro olimpico a Monaco 72 ). Raimondo D'Inzeo ha un palmares di grande prestigio, vincitore in tutto di 6 medaglie ai Giochi (1 oro, 2 argenti e 3 bronzi) da Melbourne 1956 a Monaco 1972. Ha partecipato ininterrottamente a ben otto olimpiadi consecutive da Londra 1948 a Montreal 1976, mancando la nona olimpiade quella di Mosca 1980 a causa del boicottaggio dei gruppi sportivi militari che non parteciparono dopo la decisione dell’ allora governo Italiano di prendere le distanze dall’Urss per l’invasione forzata avvenuta in Afghanistan.