11/12/2013
Arrivano direttamente da Sebastian Vettel le prime critiche al rivoluzionario sistema di punteggio in Formula 1 che dal 2014 raddoppierà l’assegnazione di punti in occasione dell’ultimo Gran Premio dell’anno. La brusca reazione del campione del mondo alla novità messa in pista ieri dalla Fia dopo la riunione parigina non si è fatta attendere: secondo il tedesco della Red Bull sarebbe danneggiato chi ha lavorato di più nel corso dell’anno.
«È assurdo e punisce i piloti che hanno lavorato duramente nel corso di tutta la stagione - tuona il quattro volte iridato - Mi piacciono le antiche tradizioni in Formula 1 e non capisco questa regola».
In base a quanto stabilito nella sede Fia a Parigi dal Gruppo strategico F1 assieme alla Commissione F1, chi vincerà l’ultima gara del 2014 avrà 50 punti anzichè i consueti 25 e perché il titolo non venga assegnato all’ultimo Gp, in questo caso ad Abu Dhabi, il primo in classifica dovrà avere 51 punti di vantaggio sul più immediato inseguitore.
La novità riguarderà sia la classifica piloti che quella costruttori, al fine di mantenere aperta più a lungo la possibilità di lottare per i due titoli, e di conseguenza l’interesse del pubblico. Un modo, in altre parole, per evitare stagioni come quella appena conclusa che ha visto la Red Bull e Vettel chiudere i giochi per il campionato con netto anticipo. Se la novità studiata dalla Fia fosse stata adottata negli ultimi anni, avrebbe modificato l’esito dei Mondiali 2008 e 2012, regalando il trionfo ai ferraristi Felipe Massa e Fernando Alonso. Invece la storia ha consegnato i titoli a Lewis Hamilton (McLaren) e Vettel (RedBull).