24/10/2013
La pattuglia italiana aveva portato cinque pugili a giocarsi la sfida decisiva che valeva l’ingresso in medaglia. Al termine della giornata di ieri tre pugili su cinque hanno staccato il biglietto per le semifinali. La boxe italiana si regala una giornata che rispolvera i bei tempi recenti ruggenti delle Olimpiadi di Pechino 2008 e la rassegna iridata di Milano 2009.
Tre medaglie sicure quindi per l'Italia ai Mondiali dilettanti di pugilato che sono in corso di svolgimento ad Almaty, in Kazakistan. Clemente Russo, Domenico Valentino e Roberto Cammarelle hanno cosi’ centrato l'ingresso alle semifinali; out out invece per Manuel Cappai e Vincenzo Mangiacapre. Iniziamo da “Tatanka” Russo, che ha gestito con tranquillità il match che lo vedeva opposto al croato Calic nella categoria 91 Kg: il pugile di Marcianise ha ottenuto il verdetto unanime ed ora se la vedrà, venerdì, contro l'azero Mammadov, che ha superato il cubano Savon. Più complicato il passaggio del turno per Domenico Valentino (iridato 2009 a Milano), che nei 60 ha dovuto fronteggiare il ritmo notevole imposto dall'azero Isayev, superando un momento non facile nel secondo round e venendo a capo della situazione grazie a tutta la sua esperienza. In scioltezza Roberto Cammarelle, che nei supermassimi ha dominato il croato Hrgovic. Il colosso supermassimo italiano con la potenza dei suoi colpi ha anche dato l'impressione di poter chiudere prima del limite il match. Le noti dolenti: Non ce l'hanno fatta Manuel Fabrizio Cappai che nei quarti 49 Kg ha comunque sfiorato l'impresa contro il forte cubano Veita Soto in un match equilibrato perso solo per split decision (2-1), e
Vincenzo Mangiacapre che nei 69 Kg si è arreso al kazako Yeleussinov. L'azzurro, che aveva battuto il kazako alle Olimpiadi di Londra, ha fatto troppo poco per portare a casa il verdetto visto che si trovava di fronte il pugile di casa.