05/11/2013
Maratona di New York vinta da Mutai e Jeptoo
Parla keniano la 43esima edizione della New York City Marathon che incorona il campione uscente Geoffrey Mutai nella gara maschile, superfavorito alla vigilia e l’argento olimpico Priscah Jeptoo nella gara femminile.
Pronostico che viene rispettato dall’africano, che è riuscito a scappare via a 10 chilometri dal traguardo insieme al connazionale Biwott, poi vittima di una crisi che lo ha relegato al quinto posto. Consueto finale da spettacolo in Central Park con Mutai in grado di accelerare progressivamente fino al traguardo tagliato in 2h08'24" nonostante un vento davvero fastidioso che ha condizionato tutti i risultati cronometrici. Sul podio anche l'etiope Tsegaye Kebede (2h09'15") ed il sudafricano Lusapho April (2h09'45"), entrambi autori di una seconda parte di gara molto veloce. Buona prestazione del pisano Daniele Meucci che a metà gara(passato primo alla mezza maratona) aveva provato addirittura un attacco alla testa del gruppo dimostrando coraggio e sicurezza. Il portacolori dell’Esercito è riuscito a tenere un’andatura regolare chiudendo decimo in 2h12'03", primato personale rispetto al 2h13’49” del suo esordio sulla distanza a Roma nel 2010 quando provò a saggiare l’emozione della 42 chilometri. Per l’argento europeo dei 10mila e bronzo di cross si tratta di un ennesimo passo in avanti verso la gara che rappresenta il suo futuro. Ventunesimo assoluto in 2h23’44” l’ex azzurro di maratona Danilo Goffi, in gara per la categoria M40.
Gara incredibile al femminile dove le etiopi Deba e Tufa hanno approfittato del ritmo blando delle altre per squarciare la competizione ed accumulare un vantaggio di quasi tre minuti e mezzo apparentemente incolmabile.
Poi la sorpresa dopo la mezza maratona con il risveglio della Jeptoo che ha messo in atto una rimonta storica, culminata in Central Park con la vittoria in 2h25:07. Brava comunque l’etiope Deba Buzenesh a chiudere al seondo posto (2h25:56) alle loro spalle la lettone Jelena Prokopcuka (2h27:47) grazie ad un’incisiva progressione finale che l’ha portata di nuovo sul podio a New York dopo i successi del 2005 e 2007 e il terzo posto del 2007. Quarta è stata la francese Christelle Daunay (2h28:14), mentre Valeria Straneo(argento mondiale a Mosca quest’anno) a lungo in testa nel gruppo delle inseguitrici, ha pagato qualcosa sul finale chiudendo comunque quinta in 2h28'22".