11/11/2013
Il francese Victor Dubuisson ha vinto con 264 colpi (67 65 63 69, -24) il Turkish Airlines Open, terzo dei quattro tornei delle Final Series che concludono la stagione dell’European Tour e che si è disputato sul percorso del Montgomerie Maxx Royal (par 72), a Belek in Turchia. Con un bel giro in 67 (-5) colpi Francesco Molinari ha risalito la graduatoria di dieci gradini terminando 25° con 275 (69 68 71 67, -13), mentre Matteo Manassero con un parziale di 69 (-3) e lo score di 279 (70 70 70 69, -9) ha chiuso al 44° posto.
Un finale intenso e veramente emozionante quello che ha regalato il transalpino che ha colto il suo primo titolo in carriera superando avversari di peso come il gallese Jamie Donaldson, secondo con 266 (-22), rinvenuto con un 63 (-9), Tiger Woods e l’inglese Justin Rose, terzi con 268 (-20), l’altro inglese Ian Poulter e il piu’ quotato connazionale Raphael Jacquelin, quinti con 269 (-19). In settima posizione con 270 (-18) lo svedese Henrik Stenson, leader dell’ordine di merito, lo scozzese Marc Warren e l’austriaco Bernd Wiesberger e in 12ª con 272 (-16) l’inglese Paul Casey.
Deludente il tedesco Martin Kaymer che ha ottenuto lo stesso score di Molinari come con un colpo in più i sudafricani Charl Schwartzel e Branden Grace, il thailandese Thongchai Jaidee e l’inglese Lee Westwood, 29° con 276 (-12).
Dubuisson, 23enne di Cannes al terzo anno tra i pro, ha siglato la 30ª vittoria francese nel circuito e ha intascato la bella cifra 848.930 euro su un montepremi di 5.180.000 euro. Nel finale è stato decisamente attaccato da Donaldson e da Rose, ma non sono bastati un eagle e sette birdie per rimetterli in corsa, chiusura finale sottotono per Tiger Woods che chiude terzo dopo una partenza lampo con tre birdie in sei buche.
Sul fronte italiano Molinari ha effettuato il miglior giro del suo torneo con un eagle e tre birdie, senza bogey, e anche Manassero ha ottenuto il parziale più basso, dopo tre 70 (-2), ma in maniera più articolata con sette birdie e quattro bogey. Tuttavia i loro altalenanti giri hanno compromesso un piazzamento di prestigio classificandosi lontano dalle posizioni di vertice.