07/10/2013
Ancora lui ! Joachim Rodriguez. Lo scorso anno vinse la classica d’autunno avendo la meglio dopo uno scatto (stesso punto di ieri) sul connazionale Samuel Sanchez e il colombiano Uran.
Un’anno dopo stessa storia e stesso film in casa Spagna con Rodriguez che ha dovuto attaccare sullo stesso tratto (Muro di Villa Vergano pendenza 15 %) ma con rivale dal nome diverso : Alejandro Valverde.
Lo sconfitto, giunto secondo, è così’ Alejandro Valverde, il 'colpevole' del disastro spagnolo a Firenze. Stavolta l'asturiano è più pimpante rispetto alla prova iridata: il campione del mondo Rui Costa lavora per lui, rendendogli il favore per non averlo stoppato al mondiale, anche Quintana (altro Movistar) è molto attivo, ma alla fine Rodriguez è più forte. "Il Mondiale di Firenze non lo dimenticherò mai! Da una sconfitta però bisogna trarre indicazioni positive, in questa settimana ho pensato molto a questa gara ed ora sono contentissimo", spiega Purito, che glissa con sguardo furbetto alla richiesta di mandare messaggi a Valverde, ma successivamente precisa: "Mi ha spiegato la corsa che ha fatto. Ognuno ha il suo punto di vista e lo rispetto, ma oggi preferisco parlare del Giro di Lombardia, una corsa molto dura a causa della distanza, della pioggia, della stanchezza accumulata nella stagione". In casa Italia, confermata l'allergia del nostro ciclismo per le classiche che contano. Ulissi, vincitore della Milano-Torino, è ancora un po' acerbo forse per corse di questo tipo ed elevatura. L'unico che dà la sensazione di poter interrompere il digiuno è Vincenzo Nibali, che chiude una annata comunque straordinaria. Fuori dai giochi anche Scarponi, alle prese con una gastrite. Alla fine il più bravo è Enrico Gasparotto, che privo di compiti tattici pro Nibali, arriva quinto.